Dienstag, 18. Juli 2023 07:13

DVN - PM Klimaplan 2040: Spatz in der Hand CS Piano Clima 2040: Solo un primo passo

Medienmitteilung des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz zum Klimaplan Südtirol 2040

Spatz in der Hand

Endlich, die Südtiroler Landesregierung hat den neuen Klimaplan beschlossen. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz begrüßt die politische Willenserklärung zur Klimaneutralität innerhalb der nächsten 17 Jahre. Der Klimaplan selbst aber bleibt hinter den Erwartungen Südtirols größter Umweltorganisation zurück – und hinter der Notwendigkeit eines schnellen Handels. (testo ital. sottostante)

Der letzte Klimaplan – eigentlich ein Energieplan – stammt aus dem Jahr 2011. Die Aktualisierung und Weiterentwicklung haben also mehr als zehn Jahre in Anspruch genommen. Die scheidende Landesregierung hat jetzt ein politisches Bekenntnis abgegeben, indem es im Klimaplan heißt: Südtirol will bis 2040 klimaneutral sein, also nur mehr so viele klimaschädlichen Gase ausstoßen, wie die Natur aufnehmen kann. Die vorgelegten Maßnahmen zur Erreichung dieses Ziels bleiben allerdings nicht ausreichend und teilweise schwammig formuliert.

„Der nun beschlossene Klimaplan steht außerdem nicht über allen anderen Plänen“, so Josef Oberhofer, Präsident des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz. Ein einfacher Beschluss der Landesregierung bietet deutlich weniger Rechtsverbindlichkeit als ein Fachplan oder gar ein Gesetz. Damit kann ein Vorhaben, wie etwa der Bau einer neuen Skipiste samt Aufstiegsanlage im Nationalpark Stilfserjoch, zwar inhaltlich Widerspruch gegen den Südtiroler Klimaplan sein. Die Aufrüstung der Skigebiete geht mit dem vorgelegten Klimaplan dennoch weiter. Denn mehr als ein Energie-Audit für Skigebiete sieht der Klimaplan nicht vor. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz hat daher mehrmals und vehement von der Landesregierung gefordert, den Klimaplan als übergeordnetes Instrument zu beschließen.

„Der Klimaplan mit der politische Willensbekundung, Südtirol in den nächsten 17 Jahren klimaneutral zu machen, ist damit bloß der Spatz in der Hand“, so Oberhofer. Es besteht Grund zur Sorge, dass es dem Klimaplan wie dem Bettenstopp und dem Raumordnungsgesetz ergehe. Beide wurden zerredet und ausgehöhlt. „Südtirol muss jetzt endlich das Notwendige für den Klimaschutz tun“, so Oberhofer. Und dafür brauche es eben einen Klimaplan mit klaren Leitplanken und den richtigen Prioritäten.

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Comunicato stampa della Federazione Ambientalisti Alto Adige sul Piano Clima Alto Adige 2040

Solo un primo passo

Finalmente la giunta provinciale ha adottato il nuovo piano per il clima. La Federazione Ambientalisti Alto Adige accoglie con favore questa dichiarazione politica di intenti per raggiungere la neutralità climatica entro i prossimi 17 anni. Tuttavia, il piano climatico in sé non soddisfa le aspettative dell'associazione - e la necessità di un'azione rapida.

L'ultimo piano sul clima - in realtà un piano energetico - risale al 2011, quindi l'aggiornamento e l'ulteriore sviluppo hanno richiesto più di dieci anni. La giunta provinciale uscente ha ora assunto un impegno politico dichiarando nel piano climatico che l'Alto Adige vuole essere neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040, ossia emettere gas dannosi per il clima solo nella misura in cui la natura li può assorbire. Le misure presentate per raggiungere questo obiettivo sono, però, insufficienti e in parte formulate in modo vago.
 
„Inoltre, il piano climatico ora adottato non è prioritario rispetto a tutti gli altri piani", afferma Josef Oberhofer, presidente della Federazione. Una semplice delibera della giunta provinciale, così come è il piano clima ha una forza giuridica nettamente inferiore rispetto a un piano di settore o addirittura a una legge. Ciò significa che un progetto, come la costruzione di una nuova pista da sci con impianto di risalita nel Parco Nazionale dello Stelvio, può essere in contraddizione con il piano climatico dell'Alto Adige in termini di contenuto. Perciò l'ampliamento dei comprensori sciistici prosegue nonostante il piano climatico presentato. Il piano climatico non prevede altro che un audit energetico per i comprensori sciistici. La Federazione Ambientalisti Alto Adige ha quindi chiesto ripetutamente e con forza che la giunta provinciale adotti il piano climatico come strumento sovraordinato.

"Il piano climatico, con la dichiarazione politica di intenti di rendere l'Alto Adige neutrale dal punto di vista climatico nei prossimi 17 anni, è quindi solo un primo passo", afferma Oberhofer. C'è da temere che il piano climatico subisca la stessa sorte dello stop dei posti letto e della legge sul territorio e paesaggio. Entrambi sono stati resi sempre meno efficaci in termini di sostenibilità. "L'Alto Adige deve finalmente fare ciò che è necessario per la protezione del clima e dunque dell’umanità", afferma Oberhofer. E questo richiede un piano climatico con linee guida chiare e le giuste priorità.