Donnerstag, 29. Juni 2023 13:34

UW-Verbände - PM Naturschutzgesetz blockiert CS Legge sulla protezione della natura bloccata

Gemeinsame Pressaussendung der Vereinigung Südtiroler Biolog:innen, des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz und den Scientists for Future South Tyrol zum EU-Naturwiederherstellungsgesetz (Nature Restoration Law)

Herbert Dorfmann und die Europäische Volkspartei blockieren bahnbrechendes EU-Naturschutzgesetz

Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz, die Vereinigung Südtiroler Biolog:innen und Scientists for Future South Tyrol kritisieren die Entscheidung des Umweltausschusses des EU-Parlaments, das bahnbrechende EU-Renaturierungsgesetz abzulehnen scharf. (testo ital. sottostante)

Bei der äußerst knappen und kontroversen Abstimmung (44 zu 44) hat auch der Südtiroler EU-Abgeordnete Herbert Dorfmann gegen das Naturschutzgesetz gestimmt und damit die Entscheidung maßgeblich beeinflusst. Damit hat sich der Umweltausschuss gegen die EU-Umweltminister gestellt, welche sich vor einigen Tagen für das richtungsweisende Gesetz zur Wiederherstellung der Natur in Europa ausgesprochen haben. Am 12. Juli wird in letzter Instanz nochmals im Plenum des EU-Parlaments über das Gesetz abgestimmt.

“Dieses von der EU-Kommission vorgeschlagene Gesetz ist ein Meilenstein und markiert einen Wendepunkt in den Bemühungen um den Schutz und die Erholung der bedrohten Ökosysteme des Kontinents", betont Josef Oberhofer, Präsident des Dachverbands für Natur- und Umweltschutz.

Europas Natur befindet sich in einem alarmierenden Zustand, mit 81% der geschützten Lebensräume in einem schlechten oder sehr schlechten Zustand - so sind beispielsweise jede fünfte Vogelart und jede dritte Bienen- und Schmetterlingsart in Europa stark rückläufig bzw. vom Aussterben bedroht. “Auch in Südtirol besitzen weite Teile der Talniederungen nur einen geringen Naturwert, auch hier wären Maßnahmen dringend notwendig ”, unterstreicht Norbert Dejori, Präsident der Vereinigung Südtiroler Biolog:innen. Um diesen Trend umzukehren, sieht das EU-Renaturierungsgesetz vor, dass bis 2030 mindestens 20% der Landflächen und 20% der Meeresgebiete der EU revitalisiert werden müssen. Bis zur Mitte des Jahrhunderts sollen alle Gebiete, die einer Revitalisierung bedürfen, in Angriff genommen werden. Gemäß dem vereinbarten Text müssen alle EU-Länder bis 2030 Wiederherstellungsmaßnahmen für mindestens 30% der bedrohten Lebensräume in terrestrischen, Küsten-, Süßwasser- und Meeresökosystemen umsetzen. Dieser Anteil wird bis 2040 auf 60% und bis 2050 auf 90% steigen.

Die Zustimmung der EU-Umweltminister zu diesem Gesetz war ein starkes Signal an die internationale Gemeinschaft, dass die EU den Schutz der Biodiversität ernst nimmt und ihre internationalen Verpflichtungen erfüllen will. Der Dachverband für Natur- und Umweltschutz, die Vereinigung Südtiroler Biolog:innen und Scientists for Future South Tyrol kritisieren die ablehnende Haltung der EVP und auch jene von Herbert Dorfmann, der an dieser entscheidenden Abstimmung teilgenommen hat, obwohl er nicht in diesem Ausschuss sitzt. Deren Begründungen für die Ablehnung sind wissenschaftlich nicht stichhaltig, wie eine offene Petition von über 3.000 namhaften Wissenschaftler:innen klar zum Ausdruck gebracht hat (Pe’er et al., 2023). Auch das häufig von der Agrarlobby zitierte Argument, die Umweltmaßnahmen gefährden die Nahrungsversorgung Europas, entbehrt jeder Grundlage. Schutz und Wiederherstellung der Natur sowie die Reduzierung von Agrochemikalien und Schadstoffen sind zentral für unsere Ernährungssicherheit.

Am 12. Juli hat das gesamte Europäische Parlament nicht nur die die Möglichkeit, das EU-Renaturierungsgesetz aufrecht zu erhalten, sondern auch der Welt ein Signal senden, dass die EU den Naturschutz und die Wahrung der eigenen Ökosysteme Ernst nimmt Da wird sich zeigen, ob sich die Ziele einer nachhaltigen und naturverträglicheren Landwirtschaft oder aber die Interessen der großen Agrarlobbys durchsetzen. Falls das EU-Parlament diesen entscheidenden Schritt nicht wagt, wird es in dieser Legislaturperiode zu keinem EU-Renaturierungsgesetz mehr kommen, trotz Zustimmung der Kommission und des Rates, und die Bemühungen auf europäischer Ebene zum Thema Naturschutz würden erstmals auf Eisgelegt werden.

Die Südtiroler Umwelt - und Fachverbände fordern EU-Parlamentarier Herbert Dorfmann auf, bei der Abstimmung im EU-Parlament für dieses wichtige richtungsweisende Gesetz zu stimmen.

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Comunicato stampa congiunto di Federazione Ambientalisti Alto Adige, Associazione Biologhe e Biologi Alto Adige e Scientists For Future South Tyrol sulla legge europea sul ripristino della natura (Nature Restoration Law)

Herbert Dorfmann e il Partito Popolare Europeo bloccano l'innovativa legge europea sulla protezione della natura

La Federazione Ambientalisti Alto Adige, l'Associazione Biologhe e Biologi Alto Adige e i Scientists For Future South Tyrol criticano fortemente la decisione della Commissione Ambiente del Parlamento europeo di respingere l'innovativa legge europea sulla protezione della natura.

Nella votazione estremamente combattuta e controversa (44 a 44), anche l'eurodeputato altoatesino Herbert Dorfmann ha votato contro la legge sulla protezione della natura, influenzando così in modo significativo la decisione. La Commissione Ambiente si è quindischierata contro i Ministri dell'Ambiente dell'UE, che pochi giorni fa si erano espressi a favore della legge storica per il ripristino della natura in Europa. Il 12 luglio, la votazione finale sulla legge avrà luogo nella plenaria del Parlamento europeo.

"Questa legge proposta dalla Commissione europea è una pietra miliare e segna una svoltanegli sforzi per proteggere e recuperare gli ecosistemi minacciati del continente", sottolinea Josef Oberhofer, presidente dell'organizzazione ombrello per la protezione della natura e dell'ambiente.

La natura europea è in uno stato allarmante, con l'81% degli habitat protetti in condizioni scarse o molto scarse - ad esempio, una specie di uccelli su cinque e una specie di api e farfalle su tre in Europa sono in grave declino o a rischio di estinzione. "Anche in Alto Adige ampie zone di pianura hanno un valore naturalistico basso e anche in questo caso sono necessarie misure urgenti", sottolinea Benjamin Kostner, membro del consiglio dell'Associazione biologie biologhe dell’Alto Adige. Per invertire questa tendenza, la legge sulla rinaturalizzazione dell'UE stabilisce che almeno il 20% delle aree terrestri e il 20% delle aree marine dell'UE devono essere rivitalizzate entro il 2030. Entro la metà del secolo, tutte le aree che necessitano di rivitalizzazione dovranno essere affrontate. Secondo il testo concordato, tutti i Paesi dell'UE devono attuare misure di ripristino per almeno il 30% degli habitat minacciati negli ecosistemi terrestri, costieri, d'acqua dolce e marini entro il 2030. Tale percentuale salirà al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050.

L'approvazione di questa legge da parte dei ministri dell'Ambiente dell'UE è stato un segnale forte per la comunità internazionale: l'UE prende sul serio la tutela della biodiversità e vuole adempiere ai suoi obblighi internazionali. La Federazione Ambientalisti Alto Adige, l'Associazione Biologhe e Biologi Alto Adige e i Scientists For Future South Tyrol criticano la posizione negativa del PPE e anche quella di Herbert Dorfmann, che ha partecipato a questa votazione decisiva, pur non facendo parte di questa commissione. Le loro ragioni di rifiuto non sono scientificamente valide, come ha chiaramente espresso una petizione aperta di oltre 3.000 scienziati di fama internazionale (Pe'er et al., 2023). Tra questi, l'argomentazione spesso addotta dalla lobby agricola, secondo cui le misure ambientali metterebbero in pericolo l'approvvigionamento alimentare dell'Europa, è priva di fondamento. Anzi, la protezione e il ripristino della natura e la riduzione dei prodotti agrochimici e delle sostanze inquinanti sono fondamentali per la nostra sicurezza alimentare.

Il 12 luglio l'intero Parlamento europeo non solo avrà l'opportunità di sostenere la legge europea sulla conservazione della natura, ma anche di inviare un segnale al mondo che l'UE prende sul serio la conservazione della natura e la protezione dei propri ecosistemi. Se il Parlamento europeo non avrà il coraggio di compiere questo passo decisivo, in questa legislatura non ci sarà più alcuna legge comunitaria di rinaturalizzazione, nonostante l'approvazione della Commissione e del Consiglio, e gli sforzi a livello europeo sul tema della conservazione della natura verrebbero per la prima volta messi in pausa.

Le associazioni ambientaliste altoatesine invitano il parlamentare europeo Herbert Dorfmann a votare a favore di questa importante legge di riferimento nella votazione al Parlamento europeo.

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