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"Attesa da tempo": le associazioni ambientaliste chiedono l'ampliamento del monumento naturale Città dei Sassi
04 aprile 2025

"Attesa da tempo": le associazioni ambientaliste chiedono l'ampliamento del monumento naturale Città dei Sassi

Bolzano, 4 aprile 2025 - In una conferenza stampa tenutasi oggi a Bolzano, numerose associazioni alpinistiche e di protezione dell‘ambiente hanno presentato congiuntamente un progetto dettagliato per l'ampliamento del monumento naturale “Città dei Sassi”. Questo passo è volto a proteggere ulteriormente l'area naturale nei pressi del Passo Sella sempre più sotto pressione.
da sin. Luigi Casanova, Georg Simeoni, Eva Perathoner, Claudia Plaikner, Elisabeth Ladinser, Carlo Alberto Zanella, Maurizio Veronesi, Heidi Stuffer, Florian Trojer, Silvia Simoni 

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La Città dei Sassi è un‘area unica, caratterizzata dalla presenza di enormi massi ai piedi del Sassolungo. Generata da una frana preistorica, è una delle formazioni rocciose più straordinarie delle Dolomiti. Sebbene l'area copra complessivamente 115 ettari, meno di un terzo di essa è attualmente protetta. “È incomprensibile che un'area così importante non sia già stata interamente designata come monumento naturale”, criticano i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e alpinistiche. La richiesta di ampliamento presentata alla ripartizione provinciale natura, paesaggio e sviluppo del territorio intende porre finalmente rimedio a questa situazione.

Un'area naturale preziosa sotto pressione
L'area della Città dei Sassi merita di essere protetta non solo per le sue imponenti formazioni rocciose, ma anche per la sua straordinaria diversità biologica e geologica e per il suo valore archeologico. “La flora e la fauna della Città dei Sassi sono un gioiello alpino con una notevole ricchezza di specie, non da ultimo grazie a diverse specie animali e piante protette”, afferma Norbert Dejori dell'Associazione Biologi Sudtirolesi. In quest'area sono stati rinvenuti anche reperti archeologici risalenti al Medioevo, che conferiscono alla Città dei Sassi un ulteriore significato culturale e storico.
Tuttavia, questa preziosa area naturale è sempre più minacciata. In particolare l‘industria dello sci esercita una forte pressione antropica sull'area: nel 2022 i gestori degli impianti di risalita hanno ampliato e livellato il sentiero sciistico „attraverso la Città dei Sassi“, in difformità alle autorizzazioni concesse. “Gioielli naturali come la Città dei Sassi vengono resi più adatti allo sci eliminando “ostacoli” come massi e stretti sentieri escursionistici - le caratteristiche peculiari di questo luogo unico”, critica Claudia Plaikner, presidente dell'Heimatpflegeverband. “Quanto accaduto in un'area naturale così importante è inaccettabile e dimostra quanto sia urgente estendere la zona di protezione”, hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste.

La protezione come contributo alla strategia dell'UE per la biodiversità
Nell'ambito della sua strategia per la tutela della biodiversità, l'Unione Europea persegue l'obiettivo di avere entro il 2030 il 30% del territorio ricompreso in aree protette, un traguardo che non è ancora stato toccato nemmeno in Alto Adige. La Città die sassi soddisfa tutti i criteri per essere un'area protetta di questo tipo: le sue caratteristiche geologiche, le sue preziose flora e fauna e il suo valore archeologico la rendono un gioiello naturale unico.
L'estensione del monumento naturale esistente non è quindi solo un passo atteso da tempo per la conservazione di questa speciale area naturale, ma anche un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi europei di tutela ambientale e della biodiversità.
La pressione antropica su questo gioiello naturale è enorme! È necessario porre dei limiti affinché quest'area non venga irrimediabilmente distrutta e la sua unicità sia preservata per le generazioni future”, afferma Elisabeth Ladinser, presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige.
L'estensione del monumento naturale è necessaria per garantire che la Città dei Sassi sia preservata per le generazioni future. Perché la natura non può essere minacciata e sacrificata a piacimento: oggi dobbiamo avere il coraggio e assumerci la responsabilità di preservare questo monumento naturale unico al mondo”, affermano le organizzazioni di tutela ambientale.

Appello all‘amministrazione provinciale
Le organizzazioni coinvolte esortano quindi l‘amministrazione provinciale ad approvare l'ampliamento del monumento naturale. Esso permetterà di preservare l‘area, impedendo ulteriori danni e porre fine alla crescente pressione su quest‘area naturale unica. “C’è bisogno di certezze nella pianificazione della provincia e dei Comuni. Si devono istituire aree vaste della tranquillità,” sottolinea Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness. “Non possiamo permetterci di sacrificare agli interessi economici un monumento naturale così importante”, concludono i promotori.

Fotodocumentazione: Nosc Cunfin